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8 Dicembre 2008

Natale 2008: puntare sul senso anzichè sulla materialità!

Archiviato in: Curiosità, Mondo News — Linus @ 12:11

Secondo un articolo di Arte&Salute, le Feste natalizie sono particolarmente stressanti, ma questo lo sappiamo ormai per esperienza e gli esperti potrebbero fare a meno di ricordarci tutti gli anni di questi tempi che il Natale può arrecare danni alla salute. Sembra però che la crisi economica che stiamo vivendo renderà le festività natalizie 2008 ancora più pericolose.

Cosa accade di solito bene o male ce lo ricordiamo. Al lavoro ci sono gli ultimi lavori da finire alla svelta prima delle chiusure e magari gli inventari di fine anno. La quantità e qualità di tempo libero si riduce drasticamente, proprio quando dovremmo averne di più per andare in giro a cercare il regalo da fare ad amici e parenti, organizzare i pranzi e cene e partecipare a incontri di famiglia di “cortesia”. Non bastasse questo, ci carichiamo di un ulteriore stress pretendendo che tutto ciò che facciamo sia perfetto. Diventiamo sempre più nervosi e ci aggiriamo tra i negozi e feste superaffollati di persone con i nervi a fior di pelle quanto noi.
Così la pressione schizza ben oltre i livelli di guardia aprendo la strada, in alcuni casi, all’ipertensione, problema legato a doppio nodo con acciacchi per cuori e reni, ictus, mal di testa e osteoporosi.
Un gruppo di ricercatori della University of East London è riuscito addirittura a quantificare i rischi della frenesia da regalo, spedendo 30 persone - 15 uomini e altrettante donne - a comprare diversi regali in un tempo massimo di 75 minuti. I risultati dello studio hanno evidenziato infatti che il battito cardiaco aumenta del 10%, così come la pressione e i livelli di stress diffuso, con le donne che si lasciano angosciare più degli uomini: per loro il livello di stress triplica, mentre nei maschi si limita a raddoppiare.

Non è però solo un problema di stress e pressione alta. Tra pacchi da scartare, doni da preparare e parenti da incontrare sono sempre più in agguato anche agli attacchi di panico, pronti ad assaltare gli shopper improvvisati per il Natale.

Ma a chi per i più svariati motivi è solo, non va certo meglio: vedere tanta gente che vive in modo ancora più frenetico e apparentemente più felice e conviviale, agli occhi di chi si sente solo diventa un motivo per stare ancora peggio. Angosce e depressione si fanno più profonde spingendo con più probabilità verso gesti estremi e senza ritorno.

Insomma, il Natale rischia di far male se non ci si arriva un po’ preparati! Ad aggravare il tutto quest’anno ci si è messa anche la crisi economica. Le paure per le spese da affrontare saranno maggiori: da un lato si cerca di stringere la cinghia, ma rimane il terrore di deludere figli amici e parenti e chi si trova solo percepisce anche l’aggravante di essere solo a gestire il problema. In una parola più frustrazione per tutti.

La soluzione? Intanto già il sapere cosa ci attende nelle prossime settimane può essere d’aiuto.
I consigli sono allora di prendere il Natale con un po’ più di filosofia
. La crisi tocca tutti: chi sta relativamente bene ha paura di perdere tutto e chi già ne sta risentendo a paura di non farcela o che durerà per sempre. Inutile poi intestardirsi sul regalo perfetto: non esiste! Quindi fatevene una ragione e organizzatevi per tempo. Non tirate l’ultimo minuto perché non sarà la fretta a farvi venire l’idea geniale!

In altre parole, tutto fa pensare che quest’anno più che mai, puntare sul vero senso del Natale anziché sulla materialità che solitamente gli attribuiamo, farà bene non solo al nostro portafogli, ma anche alla nostra salute.

da Arte&Salute di Emanuela Zerbinatti.

A proposito ma oggi 8 Dicembre di che festa si tratta??? Ho visto in giro che ci sono i negozi aperti e si lavora sempre! Ormai la gente ha dimenticato il significato di ogni cosa, che tristezza!

Mettendo da parte questa vena ironica: Auguri a tutti i miei lettori!

Il pensiero di Stellman sul Cloud Computing

Archiviato in: Curiosità, Mondo News — Tag: , , , — Linus @ 01:46

E’ da un pò di tempo che sentiamo parlare di Cloud Computing e ogni volta insieme a questo termine ecco che sponta qualche colosso del’Informatica.

Richard Stallman, il padre del software libero, si scaglia contro il Cloud. Afferma che l’attuale utilizzo di applicazioni web e servizi di storage online è roba da stupidi: meglio non affidare i propri dati a soggetti terzi.

L’attivista americano ha le idee chiare e in alcune sue dichiarazioni rilasciate al giornale britannico The Guardian consiglia a tutti di non affidare i propri dati al freddo server di un’azienda lontana, ma di tenerli al sicuro all’interno dei propri computer.

Secondo Stallman le aziende che nell’ultimo periodo hanno pesantemente investito per lo sviluppo di tecnologie basate sul Cloud Computing hanno in realtà intenzione di chiudere l’utente all’interno di software proprietario per poi costringerlo a pagare sempre di più nel corso degli anni per poter utilizzare i suoi stessi dati e documenti. Stallman crede fermamente che il processo che sta spingendo gli utenti a muovere i propri dati dall’altra parte del cavo, nella nuvola del Cloud Computing per l’appunto, è tutt’altro che inevitabile e che la nostra convinzione del contrario dipende solo dalla massiccia dose di marketing a cui siamo sottoposti.

La principale preoccupazione di Mr GNU riguarda il controllo dei propri dati: «utilizzando un programma proprietario o il web server di qualcun altro, si resta senza difese. Ci si mette nelle mani di chiunque abbia sviluppato quel software».

Queste sono le classiche parole che un sostenitore del free software non vorrebbe proprio sentire. E come sopprimere la libertà di pensiero e di parola, anzi dei “DATI”!

La gente presta poca attenzione all’utilizzo di certi meccanismi, rimanendo facilmente intrappolata senza accorgesene. Pensate a un Social Network come Facebook, che ha catturato quasi l’intera popolazione mondiale, facendo dimenticare ai suoi stessi utilizzatori il concetto di privacy attorno al quale ruotano tutti i cavilli legali e sociali degli Italiani. E allora? Alla stessa maniera un giorno nascerà il Mr Big Cloud della situazione che dominerà non solo una Rete di Utenti, ma anche tutte le loro risorse a cui difficilmente sapranno rinunciare! Quindi Gente apriamo bene gli occhi, altrimenti ci ritroveremo costretti non solo a non poter sceglire quale sistema operativo avere sul nostro Notebook, ma anche non poter scegliere chi avrà il possesso dei nostri Dati. Che tristezza…vero?!

4 Dicembre 2008

Emule… torrent… P2P… alcune sigle importanti!

Archiviato in: Curiosità, Home, Mondo News — Tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , — Biosulfur @ 00:55

Capita spesso si imbattersi in sigle particolari, presenti nei titoli di file video che la ricarca ci porta. Ebbene tener a mente il loro signifcato, per evitare di imbattersi in spiacevoli inconvenienti. Incominciamo:

Alcune sigle identificano l’autore (persona o gruppo di persone) che hanno prodotto il file, come ad esempio il celeberrimo SiLENT.

Altre sigle invece, contraddistingono alcuni aspetti tecnici (video e audio).

 Video:

- Cam: Video ripreso con telecamera in sala (qualità bassa).
- TS: TeleSync. Video ripreso con telecamera fissa in sala (qualità appena sufficiente).
- Scr: Solitamente in 4/3, ripreso da VHS promozionale (qualità media).
- TC: TeleCine. Video ripreso da macchinario telecine (qualità buona).
- DVDRip: Video da fonte DVD (alta qualità).
- HDDVDRip: Video da fonte DVD Alta Definizione
- DVDScr: Video da fonte DVD promozionale, con la presenza di watermarks o scene in B/N (qualità variabile, solitamente scarsa).
- DVDScreener: vecchio tag usato per identificare uno screener con video DVD
e audio MD (Si può presentare anche come DVDRip.MD).

Audio:

- MD: Mic Dubbed. Audio preso in sala tramite un microfono (qualità molto variabile, dipendente da diversi fattori - solitamente medio/scarsa).
- LD: Line Dubbed. Audio ricavato da jack diretto alla macchina da presa (qualità molto buona - la migliore dopo il dvdrip puro da DVD).
- DD: Digital Dubbed. Audio ricavato dai dischi DTS cinema. Con l’avvento dei dischi DTS2 di nuova generazione produrre questa tipologia di audio non è più possibile.

…inoltre possiam anche trovare:
- AC3:L’audio è rimasto invariato dal suo formato originario. Il file video avrà dunque le capacità audio di un DVD, con supporto di più canali e suono Dolby (massima qualità audio).
- MP3: Il codec utilizzato per la compressione audio è l’MP3 (ottima qualità, ma non paragonabile all’AC3).
Possiamo anche trovare sigle come ITA AC3 + ENG MP3. In tal caso abbiamo la lingua italiana prodotta con suono AC3, mentre quella inglese prodotta con suono MP3, switchabile mediante un click del tasto destro del mouse sul video prodotto.

Ricordiamo che scaricare e condividere file sotto copyright è totalmente illegale. Pertanto diffidiamo chiunque all’utilizzo di tale spiegazione a fini illegali.

10 Ottobre 2008

Mozilla Fennec Mobile….a breve sul nostro cellulare!

Archiviato in: Mondo News — Linus @ 11:03

Fennec è il progetto di un browser per dispositivi mobili targato Mozilla con tutti i requisiti per essere un browser portatile dalle alte potenzialità.

La prima release (la prima beta ufficiale) dovrebbe essere disponibile, forse, entro il mese prossimo.

Mentre la milestone è arrivata alla versione 8.

Mark Finkle (Esperto in piattaforme per la Mozilla Corporation) nel suo blog ci parla di questa ottava milestone per Fennec, potete leggere tutto l’articolo a questo indirizzo: MARK FINkle WEBLOG.

Uno scrool veloce e funzionale come quello del già noto Safari per iPhone ed un sistema di gestione delle pagine aperte che ricorda il sistema Expose del già citato browser Mac sono le dotazioni che dovrebbero dare al software una buona usabilità.

Presente anche lo zoom che dovrebbe funzionare come quello di Safari.

Il software può essere mandato in esecuzione su piattaforme x86 ed Arm quindi si candida ad essere un prodotto in grado di coprire tutte le fasce dei nuovi dispositivi presenti sul mercato e futuri.

Per chi volesse testare la milestone di Fennec potete trovare una guida su come scaricare ed installarla a questo indirizzo: DOWNLOAD FENNEC.

NOTA : Il software non è in fase beta ma in una fase precedente, per tanto non si assicura la stabilità ne tanto meno la compatibilità con tutti i modelli si cellulari o smartphone. Al momento la Mozilla Foundation ha dichiarato che il software funziona (abbastanza stabilmente) sul cellulare Nokia N810 (il primo con sistema operativo Linux) ma non è garantito. Inoltre si legge che il software potrebbe disabilitare il plug-in flash dato che presenta qualche caratteristica incompatibile.

“Speriamo che il fennec sappia tenere testa alla volpe! “

Buon divertimento!

6 Ottobre 2008

Superare il “Test di Turing”. Forse si può !

Archiviato in: Curiosità, Mondo News — Tag: , , , — Linus @ 15:54

La domanda fondamentale posta dal matematico Turing - che alla Dick si può anche porre come “Gli androidi sognano le pecore elettriche?” - verrà messa alla prova domenica prossima da sei software “pensanti” che dovranno conversare con controparti umane e cercare di dimostrare di essere - se non proprio brillanti e piacevoli nella dialettica - quantomeno indistinguibili nelle risposte dagli esseri umani.

Smith- tratto dal film

Finora nessuna macchina è mai riuscita a superare il cosiddetto “Test di Turing” e se questo dovesse accadere sarebbe la più importante conquista nell’ambito dell’intelligenza artificiale dopo che Deep Blue della IBM nel 1996/97 era riuscito a battere il campione del mondo Kasparov in una serie di partite a scacchi.
Tra polemiche più o meno fondate sulla validità del test - il fatto che le macchine siano programmate da veri esseri umani, per esempio -, tra una settimana proveranno a passarlo Alice, Brother Jerome, Elbot, Eugene Goostman, Jabberwacky e Ultra Hal, i sei programmi per computer che concorreranno all’esperimento scientifico. Mentre le macchine cercheranno di confondere le acque e il giudizio degli inquisitori, i loro programmatori puntano invece alla vittoria di una medaglia d’oro e di un premio di 100 mila dollari offerti dal Loebner Prize in Artificial Intelligence.

Di seguito due conversazioni tenute dal professor Kevin Warwick, esperto di cibernetica all’Università di Reading…

(continua…)

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