PcInfoware Blog

27 Novembre 2007

Gestire iPod con Linux?! Con “Songbird” è possibile!

Archiviato in: Mondo Linux — Linus @ 18:54

iTunes è l’unico software ufficiale in grado di aggiungere e rimuovere canzoni ed in generale di gestire un qualsiasi tipo di iPod. Purtroppo però iTunes è disponibile solo ed esclusivamente per i sistemi operativi Windows e Mac OS X, quindi gli utenti Linux vengono tagliati fuori dall’uso dell’iPod con software ufficiali.

LiPod non funziona come un normale lettore mp3 nel quale quest’ultimi possono essere aggiunti tramite drag & drop, dopo aver collegato il dispositivo al computer. L’iPod, invece, contiene dei file di configurazione binari che gli consentono di eseguire gli mp3 in esso memorizzati. Quindi se si aggiunge un file mp3 all’iPod senza aggiornare il file iTunesdb all’interno dell’iPod, allora tale mp3 non sarà udibile, perchè non indicizzato dal software che gira sull’iPod.

iTunes , infatti, oltre ad aggiungere l’mp3 aggiorna anche il file iTunesDB. Il file iTunesDB è in formato binario, quindi non modificabile senza un lavoro preliminare di reverse engineering; per fortuna è stato già in parte fatto da qualcuno anche se non si è riuscito a capire cosa rappresentino tutti i campi nel file. Questo lavoro di reverse engineering è stato quasi portato a termine da qualcuno e sono nati i primi programmi per Linux per la gestione dell’iPod.

La nostra attenzione è caduta su Songbird 0.3, un software costruito sulla piattaforma XULRunner ideata da Mozilla. Con questo sofware e un apposito Add-On diventa possibile usare il nostro amato lettore con GNU/Linux, anche se purtroppo non è possibile avere la garanzia certa che questo procedimento funzioni con tutti i modelli iPod. Personalmente l’ho testato su un iPod nano di vecchia generazione e funziona!

Potete consultare un Tutorial sul nostro forum QUI sulla procedura da seguire.

Download Songbird 0.3 (tar.gz linux i686)

24 Novembre 2007

PC INSPECTOR Smart Recovery

Archiviato in: Download Software — Linus @ 14:46

La vostra scheda di memoria della fotocamera chiede improvvisamente di essere formattata? Pensate di aver perso tutte le foto del vostro viaggio di nozze? Niente paura….

Questo software è stato espressamente realizzato per il recupero dati per Flash Card, Smart Media, SONY Memory Stick, IBM Micro Drive, Multimedia Card, Secure Digital Card e per tutti gli altri supporti di memorizzazione dati per fotocamere digitali.


Il software è in grado di recuperare file che avete cancellato per errore dai vostri supporti, anche nel caso abbiate formattato o estratto il supporto durante l’accesso per la scrittura. Utile anche in quei casi in cui vi appare una richiesta improvvisa di formattazione del supporto dovuta ad alcuni errori logici di partizione.

Supporta i seguenti formati:
.jpg, .tif, .bmp, .gif, Canon .crw , Fuji .raf , RICOH .raw, Olympus .orf (E-XX), Olympus .orf (C5050), Kodak .dcr, Minolta .mrw, Nikon .nef (D1H/D1X), Nikon .nef (E5000/E5700), Sigma - Foveon .x3f.
È inoltre possibile recuperare file video in formato .avi, QuickTime .mov e files audio in formato .wav, .dss

Inoltre, tramite il menu seleziona dispositivo, il software può essere utilizzato anche per il recupero dati sulle unità di memorizzazione del pc, a patto che i formati dei file rientrino tra quelli supportati.

Il Programma è Freeware, disponibile in lingua Italiana e compatibile con sistemi Windows.

Download PC INSPECTOR smart recovery

Fotografia HDR - High Dynamic Range

Archiviato in: Download Software — Linus @ 13:56

Immagini surreali, foto che sembrano uscite dal pennello di un pittore: è la tecnica della fotografia High Dynamic Range.

HDR sta per High Dynamic Range, ossia una gamma dinamica elevata. Il risultato è un’immagine quasi surreale, con i colori molto brillanti, dove ogni dettaglio viene esasperato e ogni particolare è ben definito. Si tratta di una particolare tecnica di computer grafica che è possibile ricreare anche in condizioni amatoriali. La tecnica consiste nello scattare più foto allo stesso soggetto, con differenti tempi di esposizione: da pochi centesimi di secondo fino a qualche decina di secondi. In questo modo si “catturano” differenti livelli di esposizione, da una molto scura a una abbondantemente sovraesposta.

Naturalmente è indispensabile un cavalletto, non solo per i tempi di esposizioni elevati ma perché è necessario che la scena sia sempre la stessa.

I soggetti con elevato contrasto, come per esempio i panorami, sono quelli che si prestano particolarmente bene alla fotografia HDR, garantendo anche effetti spettacolari.

Esempi di fotografia HDR:

Esempi su Filckr.com >>>

Successivamente si combinano insieme le immagini, utilizzando il Pc. Uno dei software che si occupa agevolmente di ricomporre le foto insieme è Photomatix Pro, uno shareware stand alone tanto per Mac OS che per Windows (da 98 a XP);

In questa sezione vi propongo invece un software Freeware più semplice HDREasy Basic.

Il Programma è Freeware nella versione Basic. La versione Pro invece, se non registrata, incide una filigrana al risultato finale. Sito Produttore.

Download HDREasy Basic - Freeware

Download HDREasy Pro

Allego anche un Tutorial di Alessandro De Simone all’utilizzo del programma:

Tutorial HDREasy (PDF)

Buon Divertimento!!

21 Novembre 2007

Soluzione: Ubuntu e il Crash Disk…

Archiviato in: Mondo Linux — Linus @ 02:33

In un precedente articolo “Ubuntu non adatto ai computer portatili…” si è creato un pò di allarmismo sulla distribuzione Ubuntu installata sui portatili e sul potenziale danneggiamento dell’ Hard disk causato dai troppi “load cycles” in assenza di alimentazione, dunque quando utilizzato da batteria.

Il problema sta nella gestione del risparmio energetico, ma non si tratta di un vero baco, com’era stato detto in un primo momento.

In una installazione tipica di Ubuntu la modalità di risparmio energetico è di default disattivata. Per attivarla occorre che l’utente modifichi manualmente il file /etc/default/acpi-support, mettendo a true il valore ENABLE_LAPTOP_MODE.

Come fa notare Matthew Garrett, sviluppatore di Ubuntu, non è quindi il sistema a costringere il disco a comportarsi in quella maniera, ma il Bios o il firmware del drive, le cui impostazioni non vengono modificate dalla distribuzione: il risparmio energetico “aggressivo”, in Ubuntu, va abilitato manualmente. Chi fosse vittima di questo problema deve dunque prima controllare le impostazioni del Bios.

A confermare che non si tratta di un bug di Ubuntu ci sono anche le esperienze di alcuni utenti di altre distribuzioni che hanno segnalato lo stesso comportamento sui propri portatili.

Per evitare di veder spirare il proprio disco dopo pochi mesi, in rete si trova un modo di aggirare il problema.

Occorre creare un file, chiamandolo “99-hdd-spin-fix.sh” (il nome non è importante, ma il 99 iniziale sì) il cui contenuto sia:

#!/bin/sh
hdparm -B 255 /dev/sda

Il file andrà poi copiato in tre directory:
/etc/acpi/suspend.d/
/etc/acpi/resume.d/
/etc/acpi/start.d/

L’unico inconveniente di questa soluzione riguarda la temperatura del disco, che salirà un po’.

Ma come si dice: “Meglio caldo che rotto!“.

Per gli smanettoni della rete…SuperScan 4

Archiviato in: Download Software — Linus @ 01:58

In merito ad un articolo del nostro Forum su come “recuperare l’indirizzo IP del Router…“, vi allego uno scanner di rete molto versatile e funzionale che non può mancare nella nostra raccolta di utility.

SuperScan è un potente scanner per porte TCP, offre funzionalità di ping e di risoluzione hostname. Permette scansioni di un intervallo di hosts o di hosts individuali presi da un file di testo. Analogamente permette di scandire un intervallo di porte o di selezionare quest’ultime mediante l’opzione “Port list setup”. Inoltre SuperScan può essere usato per eseguire ping sweeps usando l’opzione “Ping only”. La lista di porte che è presente in SuperScan è un eccellente riferimento per associare un numero di porta ad uno specifico servizio.

In sintesi i servizi offerti da SuperScan sono:

  • esegue semplici test di ping per verificare se un computer remoto è presente
  • risolve hostnames in indirizzi IP e viceversa
  • tenta di connettersi agli altri computer su una rete TCP per vedere i servizi attivi
  • scandisce a partire da un intervallo di indirizzi e porte
  • scandisce una lista di porte
  • scandisce le porte selezionate da una lista
  • scandisce una lista di hostnames contenuti
    in un file di testo

In questo modo è possibile mettere al sicuro la propria rete locale evidenziando i punti di debolezza del proprio sistema.

Il Software e Freeware e compatibile con sistemi Windows.

Download SuperScan 4

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